martedì 13 novembre 2012

Natale?

Si avvicina il Natale.
Si, siamo solo al 13 di Novembre, eppure, almeno qui a Treviso, le strade si stanno già riempiendo di luci natalizie, bancarelle natalizie, vetrine natalizie, persino persone natalizie!!
In tanti si lamentano di non sentire più la vera atmosfera natalizia, beh, mi sembra ovvio se questa viene sparpagliata già da fine ottobre!
Io non ho di questi problemi, per fortuna o sfortuna che sia. Odio il natale da quando i miei si sono separati, anche se il discorso è più complicato..
Ritagliatevi del tempo, sarà probabilmente noioso!

Premettendo che la famiglia da parte di mio padre non si ritrova praticamente MAI se non per la vigilia, cosa che trovo già di per se alquanto ipocrita e falsa, il primo natale dopo la separazione l'ho trascorso come di consuetudine da loro, con mio fratello, mio padre e tutta la famiglia (o almeno i parenti più stretti, come nonni e zii).. L'unica differenza era che quel natale al posto di mia madre sedeva un'altra donna bionda, la donna di mio padre, C. Non che io abbia mai avuto litigi con lei, non l'ho mai nemmeno detestata come ogni "fidanzata del papà" dovrebbe essere detestata, certo.. La figura era fastidiosa, non lei, la FIGURA, e forse anche il poco tatto avuto da mio padre nel portarla in famiglia un mese dopo la separazione era fastidioso.
Tralasciando questo dettaglio, durante la cena, (dimenticavo di dire che la cena era a Milano a casa di una delle zie, perché tutti i parenti di papà abitano ancora a Milano, dove stavamo a che noi, prima) spara una delle sue massime :"ne abbiamo avute di sfighe oggi, si vede proprio che un'arpia da Treviso ci sta mandando le maledizioni!".
Mi sono sentita cadere la terra da sotto la sedia.. Mia zia S. Con la quale ho un rapporto davvero bello, mi era seduta davanti, e al mio primo cenno di lacrima mi ha chiesto se potessi accompagnarla in bagno, sapendo che avrei avuto una bella crisi di pianto.
Io e mio nonno non ci parliamo da quel giorno. Il primo natale che ho odiato.
Ha perso tutto, tutta la magia, tutto il sapore di biscotti che aveva..
A partire dall'assenza della figura di mia madre, sostituita con fretta e poco tatto con un'altra "testa bionda", per poi passare alla battuta mal riuscita di mio nonno (che, diciamocelo, ha sempre odiato mia madre per qualche strano motivo a me sconosciuto), per poi giungere alla frase di mio padre, detta alla sua donna, ma davanti a tutti:"è stata la vigilia più bella della mia vita", mentre io in un angolo stavo aprendo il regalo che mi aveva fatto la mamma, e mi aveva lasciato per far si che lo aprissi il giorno della vigilia, stando attenta a far poco rumore per non infastidire gli altri che avevano già finito di scartare i loro, per far si che il regalo che mi aveva fatto mia madre non venisse visto dagli altri, restasse solo nostro. Quanto avrei voluto avere mia madre li in quel momento.. Invece avevo solo un angolo della casa, le mie mani impacciate, e quel regalo che non nomino, perché ancora deve restare NOSTRO.
Non ho mai più amato il natale.

Ok, ho finito, ora potete tirare un respiro di sollievo!
Aspettiamo quest'altro natale.

B.

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