venerdì 22 marzo 2013

squarci

E' un bel po' che non scrivo.
In questo periodo mi sto limitando a buttar giù inchiostro vero su una specie di diario che tengo in uno dei ripiani della libreria, sperando si confonda con i libri.
Ho pensato di tornare qui, all'inchiostro finto, a ticchettare senza sentire i crampi alle mani.
Lo schermo del computer ha l'incredibile capacità di eclissare tutto ciò che voglio dire, ma non voglio farmi sconfiggere di nuovo da una macchina che pare, e solo pare, essere più intelligente di me.
Posso cominciare a raccontare del fatto che, in seguito ad un disastroso litigio con mia madre (e consequenzialmente anche con mio padre) i rapporti con G. sono cambiati del tutto, lui ha definitivamente deciso di mettere un punto a quell'ex relazione/non-relazione che avevamo.. stava diventando straziante e lo sarebbe diventata ancora di più, dice. Dopo un primo momento (giorni) di rabbia e semi-depressione ho capito che aveva ragione.. che forse è meglio così, ma è innegabile che, qualunque fosse quella strana cosa che vivevamo, ne avverto la mancanza. Ora dice che devo provare a frequentare qualcun'altro, per stare meglio, e mi chiedo se davvero debba essere così. Nel frattempo l'amicizia con F. migliora di giorno in giorno. Il problema è che forse dovrei parlargli di certe cose che sto vivendo ( di cui qui non posso parlare, cose troppo private) senza mentirgli.. ma temo che aprendomi lui di reazione si allontani e che quindi anche la sua speciale amicizia sparisca dalla mia vita come sono sparite praticamente tutte quelle che mi attorniavano.
Con B. va bene, direi.. lo sento, parliamo, scherziamo e ci aiutiamo.. credo che, nonostante non voglia dirmelo, stia passando un periodo di gran lunga peggio del mio. Dovrei provare ad andare a trovarlo e chiedergli di disegnare.. quando sta male i suoi disegni sono molto diversi dal solito, anche se non vuole, i tratti diventano più pesanti,  meno precisi.. e la mano più lenta.
Gli ho promesso che ci sarei stata per qualsiasi cosa, ogni qualvolta avesse avuto bisogno anche solo di piangere, e così deve essere. Da qualcosa che poteva sembrare il declino della dignità umana, il massimo della perversione e del lerciume, è nata un'amicizia che mi segna molto.
Oggi vado a trovare A., è stata di nuovo ricoverata in psichiatria.. un po' mi fa rabbia, ma so cosa sta passando, so cosa le frulla nel cervello e non posso ignorarla fingendo di non capire, fingendo di non voler vedere.
Che dire.. molto altro non c'è.
Credo che ora mi lascerò sopraffare dal potere del computer di annullare i miei pensieri e bloccherò il ticchettio.
Caffè e sigaretta.

B.

2 commenti:

  1. Vorrei anche io scrivere così tanto, senza mai cadere nell'argomento "cibograsso".
    Ma ahimè,vivo talmente tanto nella solitudine,che non saprei cosa scrivere. Mi limito a sfogarmi su un foglio di word, scrivendo cose che non scriverei mai qui sopra.
    Continuo a leggerti, a presto.

    RispondiElimina
  2. scrivere fa sempre bene, qualsiasi cosa tu scriva, ovunque tu scriva.
    Buttare giù pensieri fa bene.. Non smettere mai di scrivere.
    Non badare alla forma ne al contenuto, basta solo che i pensieri scivolino senza filtro da qualche parte..
    Ti voglio bene,
    un bacio <3

    B.

    RispondiElimina